Threads, tutto ok?
Come sta andando la rivale di X a poco più di un anno dal lancio sul mercato.
Ciao, questa è Nuggets, uno spazio dove raccolgo novità e insights interessanti dal mondo dei social media e del digitale. Finalmente dopo 5 mesi sono tornata!
Non volevo sparire per così tanto tempo, ma nel periodo precedente all’estate ho accumulato vari stress che mi hanno portato a un leggero burnout. Per questo ho deciso di mettere in pausa fino a settembre tutti i vari progetti extra che di solito porto avanti nel mio tempo libero, tra cui questa newsletter.
Avevo bisogno di ricaricare le batterie e godermi i mesi estivi, perché staccare fa sempre bene, soprattutto per chi, come me, tende a essere un po' workaholic.
Ora sono tornata alla carica e sto riprendendo tutte le cose che ho lasciato in sospeso.
Cominciamo subbbito 🚓
Golden Nuggets ✨
Il fondatore di Telegram è stato arrestato con l’accusa principale di aver permesso una lunga serie di reati attraverso la sua piattaforma.
Un video andato virale su TikTok ha reso i cetrioli introvabili in Islanda
Instagram dà più peso alla reach e alle views, con l’obiettivo di far passare followers e like in secondo piano.
TikTok ha pubblicato un playbook che analizza hashtag e tendenze e da suggerimenti per sfruttare al meglio la piattaforma durante le festività del Q4 (Halloween, Black Friday, Natale…), includendo anche consigli specifici per campagne e creazione di contenuti.
Un uomo ha depositato il marchio Very Demure, Very Mindful prima di Jools Lebron, costringendola a gestire la questione con degli avvocati
FYI: Oltre al punto qui sopra, in questa puntata non troverete riferimenti a Very Demure o alla Brat Summer perché ne hanno già parlato tutti, in mille modi possibili, e ci sono un sacco di articoli ben scritti che possono dare il giusto contesto - oltre al fatto che sarebbe comunque troppo tardi per dire la mia.
Threads, tutto ok?
In molti hanno creduto - e forse anche sperato - che ci fosse finalmente un social network in grado di ribaltare X nel breve periodo. Ma non sta andando proprio così.
Dopo il lancio a luglio 2023, Threads in pochi giorni ha registrato una crescita di 100 milioni di utenti, stabilendo un nuovo record per la piattaforma che più in fretta ha raggiunto questo traguardo, sorpassando i 2 mesi di ChatGPT. In Europa invece abbiamo dovuto attendere fino al 14 dicembre prima di poter sperimentare il Social Network (grazie Zuck per averci rovinato la settimana prima di Natale), a causa di un complesso iter di approvazione per rispettare le regole imposte dall’UE.
Oggi, a poco più di un anno dal suo lancio, Threads conta circa 200M di utenti attivi mensilmente e continua a testare e implementare nuove funzionalità, come la pagina dedicata alle analytics, un’interfaccia personalizzabile, i trending topics, i post programmati e recentemente anche i post a scomparsa.
Per darvi più contesto sul dato però, secondo un’ultima affermazione di Elon Musk, X conta 600M di utenti attivi su base mensile, quasi il triplo di Threads (anche se alcune società di analytics stimano un numero più basso), e si posiziona al 12esimo posto nella classifica globale dei Social Network per numero di utenti attivi ogni mese. Davanti a lui alcuni dei colossi che ben conosciamo: Facebook con 3 miliardi, YouTube con 2,5 miliardi, Instagram con 2 miliardi e altre a seguire che vi lascio qui sotto. La piattaforma di Zuckerberg ancora non rientra in questo grafico.
Quanto in termini di ore e minuti passati sulle piattaforme, l’ultimo report di We Are Social e Meltwater mostra come il tempo speso giornalmente su Threads sia ancora molto, ma molto più basso della media del rivale X.
Attualmente, sembra che la più grande sfida di Threads sia trovare nuove strategie per mantenere gli utenti attivi sulla piattaforma. Un aspetto rilevante in questa situazione è che i contenuti politici che hanno reso famosa l’ormai ex-Twitter, non troveranno mai posto sul social di Zuckerberg. Meta sta scommettendo sul fatto che gli utenti preferiscano una piattaforma incentrata su contenuti riguardanti la cultura pop, celebrità, sport e moda. Non la politica.
Per concludere, secondo me, non ci saranno più social network in grado di diventare il prossimo Twitter. Il social di Jack Dorsey è stato uno tra i primi insieme a Facebook e YouTube a popolare le nostre pagine web, oggi la lista di piattaforme è molto più ampia, per questo assisteremo sempre di più a una frammentazione della base utenti di X su altre piattaforme testuali più piccole con delle nicchie ben specifiche che incontrano gli interessi degli utenti, come Mastodon, Blue Sky, Discord, ma anche la stessa Threads.
Questa dispersione porterà a una maggiore specializzazione delle piattaforme, dove la qualità dei contenuti e l’affiatamento delle varie community supereranno in importanza il numero complessivo di utenti. Non sarebbe un bell’epilogo per i brand, ma per gli utenti sicuramente sì.
Altre novità delle ultime settimane 👀
Instagram sta testando i feed verticali, mostrando i post come rettangoli invece del tradizionale formato quadrato.
Sempre Instagram ha reso disponibili i caroselli da 20 slide (evviva) e ha inserito una funzione che permette di inserire una canzone sul proprio profilo (cringe?)
WeTransfer ha esteso la scadenza dei suoi link a 30 giorni
Meta ha chiuso CrowdTangle, uno strumento usato da giornalisti e ricercatori per limitare la disinformazione (lo usavamo spesso anche in Will). In sua sostituzione ha introdotto la "Meta Content Library", che però sembrerebbe avere molte meno funzionalità. La chiusura di CrowdTangle è finita sotto la lente delle autorità europee, che hanno chiesto spiegazioni a Meta, ricordando gli obblighi derivanti dal digital Services Act.
Anche YouTube ha introdotto il QR Code, per permettere agli utenti di trovare più velocemente i profili dei creators.
Pinterest ha pubblicato un report sulle tendenze dell'autunno 2024
Con l’introduzione di iOS 18 sugli iPhone, Safari potrà nascondere banner, pop up e annunci pubblicitari
Google ha reso disponibili nuovi insight nel suo strumento “trending now”
Meta e Universal hanno firmato un nuovo accordo globale per i diritti musicali, per tutte le piattaforme, comprese Threads e Whatsapp
Un contenuto che mi è piaciuto 🎨
Questo TikTok di Loewe mi ha fatto molto ridere, ed è un video che molti brand o creator possono reinterpretare a seconda del tipo di profilo. Il trend si chiama #IGotTheBill, i contenuti che utilizzano l’hashtag circolano già da parecchi mesi, ma non ha mai spopolato in Italia.
Cosa sto leggendo 🔥
Gli iPhone in Europa sono più “divertenti” [The Verge]
Le teorie dietro la nascita della parola ‘OK’ [Smithsonian Mag]
Perché sono stati creati più di 42 loghi per le olimpiadi di LA2028 [Creative Bloq]
La strategia dietro l’UX Design delle casse self-service nei fast food [Medium]
Come gli speechwriter costruiscono un discorso presidenziale [Ap News]
I canali social di Wimbledon hanno preso 1M di followers in 14 giorni [Marketing Examined]
Angus: la mucca “venduta” dal collettivo artistico MSCHF sotto forma di 1200 hamburger e 4 borse [Fast Company]
Ti consiglio un account 👈🏻
LinkedIn Lyrics è una pagina TikTok, andata virale nell’ultimo mese, che trasforma i nomi di persone con un account LinkedIn in parole di canzoni famose. Questi video mi fanno davvero morire dal ridere, forse anche più del dovuto. Mi piacerebbe conoscere un giorno la mente geniale (e un po' folle) dietro a tutto questo, con la speranza di vedere anche il mio nome protagonista di uno dei suoi video.
Un sito che potrebbe piacerti 💻
Come apparirebbe YouTube se la sua UX fosse simile a quella della TV negli anni '80? Il sito web Ytch offre 17 canali che caricano contenuti di YouTube in modo casuale.
Ogni canale offre un tema diverso: il canale 1, ad esempio, è dedicato a scienza e tecnologia, il canale 3 al cibo, il canale 9 a automobili e veicoli e il canale 13 ai videogiochi. Su tutti i canali vengono trasmessi una serie predeterminata di video secondo un programma, proprio come una rete televisiva tradizionale, senza possibilità di scorrere i video o metterli in pausa.
E per finire…
Una bella infografica di Visual Capitalist che mostra la classifica delle nazioni che utilizzano di più ChatGPT.
Secondo il sondaggio da cui sono stati presi i dati, oltre a una differenza di tempo speso sulla piattaforma, c’è anche una differenza nel modo in cui vengono utilizzati gli strumenti di AI.
Ad esempio, i partecipanti al sondaggio in India e nelle Filippine (dove l’uso di ChatGPT è più alto) utilizzano l’AI per obiettivi specifici, come assistere nella ricerca o come assistente personale virtuale. Al contrario, i partecipanti negli Stati Uniti e in Germania (dove l’uso di ChatGPT è inferiore) lo usano principalmente per smanettarci un po’.
Sei arrivato/a alla fine, se hai commenti, domande o feedback ti ricordo che puoi rispondere direttamente a questa mail oppure scrivermi su LinkedIn e Instagram.
A presto 🚀
Ci sono rimasto a malapena una settimana per cazzeggio, appena lanciato. Era il far west. Riaperto adesso tipo impulso post lettura della newsletter: due scroll, ancora far west. Media dimenticabilissimo
Appena uscito in Italia, lo avevo provato, qualcuno metteva qualche contenuto interessante, una sorta di Substack short, riaperto qualche settimana fa ed il deserto